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Psicoterapia

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Cos’è il sostegno psicologico

Il sostegno è un intervento adeguato a situazioni di difficoltà specifiche (come un lutto, la fine di un amore, una malattia…) che non sono dovute a cause psichiche, ma che stanno causando forti dispiaceri, influenzando la qualità di vita e l’umore. Lo psicologo, in questo caso, aiuta la persona a superare quell’evento specifico, mettendolo in condizione di ritrovare le sue capacità e risorse personali.

Cos’è la psicoterapia

La psicoterapia è un percorso che promuove nella persona un cambiamento significativo nel suo modo di vedere se stesso e il mondo che la circonda, con lo scopo di alleviare in modo stabile le sue sofferenze emotive.
Si può decidere di entrare in terapia perché si soffre di qualche disturbo psicologico oppure perché si sente la necessità di conoscersi meglio, comprendere come si funziona e per la voglia di vivere a pieno le proprie risorse e potenzialità, con maggiore consapevolezza.
La psicoterapia può essere affrontata solamente con un professionista psicoterapeuta, nessun’altra figura professionale può effettuare tale attività.
Il terapeuta mette se stesso, le proprie conoscenze e i propri strumenti a disposizione dell’individuo e, in un lavoro congiunto, si cammina insieme per raggiungere gli obiettivi della persona.

Psicoterapia ad orientamento cognitivo costruttivista

Questo approccio si basa sull’idea che non esiste una realtà unica. Non esiste un modo unico e giusto di vedere sè e il mondo, ma ne esistono molti; tanti quante sono le persone su questo pianeta. Non esiste un unico significato per nessun accadimento della vita, sarà ognuno di noi a dargli un proprio significato in base alle proprie caratteristiche ed esperienze pregresse. Ogni persona ha una storia unica e irripetibile, che gli fa leggere gli avvenimenti a proprio modo.
La sofferenza psicologica è data dal fatto che la persona attribuisce significati particolarmente dolorosi al proprio modo di essere e alle esperienze che vive.
La terapia ha quindi l’obiettivo di aiutare la persona a prendere consapevolezza di come funziona, cogliendo i propri punti di forza e di debolezza che lo contraddistinguono nella sua unicità. Per vivere al meglio la vita, non esiste un metodo corretto di porsi in relazione con il mondo a cui omologarsi, ma ne esiste uno specifico per ognuno di noi.

Ciascuno ha il compito non banale di individuare la propria strada verso la felicità.

B.Bara

EMDR

L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici sia a esperienze più comuni, ma emotivamente stressanti.
Si basa sul modello teorico AIP (Adaptive Information Processing) secondo il quale un evento traumatizzante viene immagazzinato in memoria in un modo diverso dal resto dei ricordi. Le emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento restano “congelate” all’interno delle reti neurali e non riescono a mettersi in contatto con gli altri ricordi e informazioni utili. Le informazioni ”congelate” non potendo essere elaborate e integrate, continuano a provocare disagio, fino a portare all’insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.
Le cicatrici degli avvenimenti più dolorosi, infatti, non scompaiono facilmente dal cervello: molte persone continuano dopo decenni a soffrire di sintomi che ne condizionano il benessere e impediscono loro di riprendere una nuova vita.
Il nostro cervello di solito è in grado di elaborare gli eventi difficili ma a volte il suo processo di autoguarigione ha bisogno di essere aiutato.
L’obiettivo dell’EMDR è proprio di aiutare il cervello a mettere in atto quel processo che permette di elaborare e integrare l’evento traumatico con il resto delle esperienze che fanno parte della nostra vita.

La persona viene accompagnata dallo psicoterapeuta nell’elaborazione di ricordi traumatici, o che sono stati per lui particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo, attraverso una stimolazione alternata destro/sinistra. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi dolorosi perdono la loro carica emotiva negativa; non si perde il ricordo ma questo diventa più accettabile, le emozioni e le sensazioni si riducono di intensità. Il ricordo traumatico verrà percepito sì come un evento spiacevole, ma che appartiene al passato; l’esperienza sarà usata in modo costruttivo e integrata alle altre. Il cambiamento è molto rapido e non si limita all’evento doloroso elaborato, ma permette alla persona di cambiare prospettiva e modo di pensare a sè e infine di relazionarsi al mondo in un modo più sereno e adattivo.
Si tratta di un approccio interattivo e standardizzato, provato scientificamente e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.

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